Alimentazione

L’orso bruno è un animale onnivoro opportunista, la sua tendenza alimentare è prevalentemente vegetariana, anche se non disdegna la dieta animale quando può procurarsela; si adatta alla fonte di cibo più abbondante e facilmente reperibile.
Nel grafico la dieta dell’orso bruno in Trentino (Vm%)

L'orso si alimenta in maniera differenziata nell'arco dell'anno. Quando esce dal letargo spesso non trova ancora disponibili le specie vegetali appetibili e continua a perdere peso. In questo periodo la dieta è composta principalmente da piante erbacee, radici, germogli ma anche dalle carcasse degli animali morti durante l'inverno.
Durante l'estate e l'autunno, quando deve costituire le scorte di grasso che gli consentiranno di superare l'inverno, passa gran parte del tempo ad alimentarsi (fase di iperfagia); in questo periodo l'incremento di peso giornaliero può arrivare a circa mezzo kg. In questa fase gli insetti (soprattutto formiche), la frutta (mirtilli, lamponi, mele, pere, frutti della rosa canina, noci, ecc.), nonché semi, e radici diventano importanti componenti alimentari.
Nonostante l'orso abbia evoluto, rispetto agli altri carnivori, un apparato gastrointestinale più lungo che gli consente di estrarre maggiori energie dai vegetali, è comunque meno efficiente degli erbivori. Ne consegue che, per far fronte alle sue esigenze energetiche e nutrizionali, è costretto ad ingerire grandi quantità di cibo: fino a 15 kg di alimento al giorno. Tutto questo comporta un notevole impiego di tempo nella ricerca degli alimenti. Anche le coltivazioni dell'uomo possono contribuire all'alimentazione dell'orso. In Trentino, ad esempio, in autunno vengono regolarmente frequentati vigneti e meleti, provocando dei danni per prelievo della frutta (nel caso delle mele, in realtà, gli orsi tendono ad utilizzare quelle rimaste a terra dopo la raccolta). Gli orsi sono altresì attratti dalle coltivazioni di prugne, mais e ciliegie.
Nel caso dei susini e dei ciliegi, i plantigradi possono arrecare danni notevoli spezzando i rami delle piante. La dieta alimentare dell'orso talvolta può comprendere anche animali domestici, soprattutto ovini: quando se ne presenta l'occasione l'orso può uccidere e cibarsi di questi animali. Nelle aree di distribuzione della specie, dove questa condivide il territorio con altri carnivori come il lupo o la lince, può succedere che l'orso riesca ad impadronirsi della selvaggina uccisa da questi predatori. In alcune popolazioni di orso bruno del Nord America, Canada e Russia diverse specie di Salmoni costituiscono, per alcuni mesi nel corso dell'estate, un'importante fonte alimentare. Quando questi pesci risalgono la corrente dei fiumi lungo la costa dell'Oceano per deporre le uova, diventano, in luoghi particolari (secche, rapide, ecc), una facile preda per gli orsi. Al di fuori di queste situazioni particolari gli orsi sono troppo lenti per poter catturare dei pesci e, per esempio in Europa, praticamente non sono presenti pesci nella dieta del plantigrado.