In Italia

In Italia esistono due distinte popolazioni vitali di orso bruno; nelle Alpi centrali, con nucleo centrale in Trentino occidentale, e in Appennino centrale. La popolazione appenninica, appartenente alla sottospecie Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), è attualmente distribuita in un territorio compreso tra i Monti Sibillini e l'Alto Molise, i Simbruini laziali e la Majella. L'area di maggior densità coincide approssimativamente con quella del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise e territori limitrofi. Purtroppo negli ultimi decenni sono stati registrati numerosi casi di bracconaggio a carico della specie; tra il 1980 e il 2004 55 individui di orso bruno marsicano sono stati rinvenuti morti. Attualmente si stima che la popolazione conti poco più di 50 animali; da molti decenni la popolazione appenninica è minacciata d'estinzione.

Sulla distribuzione e consistenza della popolazione delle Alpi Centrali maggiori informazioni sono riportate qui: https://grandicarnivori.provincia.tn.it/L-orso.

Per l’Italia, ai due nuclei vitali di orsi sopra descritti, va aggiunto un terzo nucleo, presente sulle Alpi orientali, al confine con Austria e Slovenia. Le Alpi Orientali italiane sono interessate, ormai da più di 30 anni, da un fenomeno di ricolonizzazione spontanea da parte di esemplari che dalla vicina Slovena si spostano in Friuli Venezia Giulia e in Carinzia (Austria). Alcuni di questi singoli animali sono arrivati in provincia di Belluno. Nel 1999-2001 e nel 2009-2010 sono stati temporaneamente presenti in Trentino orientale due esemplari maschi arrivati dalla Slovenia. Occasionalmente, singoli orsi (giovani maschi) nati in Trentino occidentale attraversano la Val d’Adige, ed esplorano il Trentino orientale e il Bellunese. Da qualche anno, uno di essi si è stabilito in Friuli Venezia Giulia.
Attualmente è difficile stimare il numero degli orsi che frequentano le Alpi orientali, in quanto molti di questi animali compiono spostamenti temporanei in Italia per poi tornare in Slovenia o Austria. In territorio italiano ad est dell’Adige e ad ovest del confine sloveno, inoltre, a tutt'oggi non sono stati registrati casi certi di riproduzione. Si ipotizza che, nel medio-lungo periodo, proprio grazie a questi singoli orsi possa verificarsi una riconnessione tra il nucleo delle Alpi centrali e la popolazione ursina dinarico-balcanica. La Val d’Adige, che, da nord a sud, divide il Trentino in due, costituisce il maggior ostacolo ai movimenti degli orsi trentini verso est, e a quelli degli orsi del nucleo orientale verso ovest.